“Grandi maestri del Barocco e Caravaggio” in mostra a Mondovì
Il Barocco Piemontese è lo stile che ha vestito l’anima della città di Mondovì e incarnato alcuni tra i principali monumenti del territorio, tra cui il Santuario di Vicoforte. Non poteva dunque che essere dedicata al Barocco la mostra organizzata da Piemonte Musei che aprirà i battenti presso il Centro espositivo Santo Stefano giovedì 14 dicembre e che resterà visitabile dal pubblico fino a maggio, portando in città una serie di dipinti dei massimi artisti del tempo, cercando di disegnare e evidenziare un itinerario culturale estremamente significativo. L’eredità artistica e storica di un autore come Michelangelo Merisi, “il Caravaggio”, un nome che, al pari di altri prima e dopo di lui, rappresenta un punto di svolta imprescindibile della storia dell’arte. Raccontare chi e cosa ha rappresentato il milanese, artista maledetto ante litteram con una vita complessa e in viaggio, è estremamente lungo e complicato. Per sommi capi, si può dire che l’impatto fu tale da far saltare i codici dell’arte, soprattutto di quella sacra, e evidenziò un nuovo approccio al lavoro sulla luce.
“Caravaggio” umanizzò al massimo le figure sacre, facendo sparire in molti casi le aureole, ritraendole con estremo realismo (spesso utilizzò come figuranti dei popolani, scelti tra gli ultimi della società) senza sorvolare su dettagli come mani e piedi sporchi (inevitabile, essendo scalzi i personaggi). Inoltre, la scena del quadro diventa quasi teatrale, con un fondo scuro e una luce che proviene da un punto esterno definito, illuminando figure e oggetti quasi come un faro. Talvolta, Caravaggio si inventa anche composizioni insolite, ai limiti della provocazione, come la conversione di Paolo, con il cavallo di spalle che incombe al centro di tutto e il santo quasi marginalizzato. Concetti rivoluzionari, che Caravaggio faticò inizialmente a fare accettare, ma che poi fecero scuola influenzando le successive generazioni. L’importante collettiva “I grandi maestri del barocco e Caravaggio” mostra proprio questa magnifica eredità, partendo dalla “Maddalena in estasi” del maestro milanese per proseguire con altre 19 tele, di grandi nomi della scena barocca europea: Pieter Paul Rubens, Jusepe de Ribera, Luca Giordano, Mattia Preti, Guido Reni, Antoon Van Dyck, Pietro Da Cortona, Justus Sustermans, Francesco Furini, Carlo Dolci, Simone Cantarini, Salvatore Rosa. In tutte si ritrova la lezione del maestro milanese rielaborata alla luce delle diverse sensibilità e dei diversi scenari. La mostra sarà presentata ufficialmente alla stampa e alle autorità martedì 12 dicembre alle 17.30 presso il palazzo del Governatore a Piazza, alla presenza del sindaco di Mondovì, Luca Robaldo e delle autorità. Interverrà il curatore della Mostra, Pierluigi Carofano, il presidente di Piemonte Musei, Georges Mikhael, la giornalista Marina Paglieri. Dopo la cerimonia sarà possibile spostarsi a Breo per la prima visita all’allestimento presso il Centro Espositivo Santo Stefano. Dalle 15 di giovedì 14 dicembre sarà aperta stabilmente al pubblico.
Orari
Lunedì/ martedì/
mercoledì: chiuso
Giovedì – venerdì: 15 – 19
Sabato – domenica: 10 – 20
BIGLIETTI
I biglietti sono disponibili in 6 tipologie:
Biglietto open: 12 euro
Biglietto che non ha una data o un orario di visita predefiniti. Può essere acquistato e utilizzato in qualsiasi momento durante il periodo di validità (maggiore flessibilità)
Biglietto intero: 10 euro
Valido per un adulto
Biglietto ridotto (1): 8 euro
Over 65, Giornalisti (iscritti all’Ordine), Insegnanti, Guide turistiche, e Accompagnatori disabili, Museo della ceramica – Museo della stampa – Torre civica – Aci syc
Biglietto ridotto (2): 6 euro
Gruppi (min 10 persone – max 25 persone), Under 18, Studenti universitari, Abbonamento Musei, Carta Giovani Nazionale
Scuole: 4 euro
Gratuito per insegnante accompagnatore
Gratuito
Bambini Under 6, disabili